La mia attrezzatura
- ladygnori
- 8 mar 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 16 mar 2020
“Per fare una fotografia non ti basta avere una macchina fotografica. Nell’atto di fotografare, quando lo compi, tu porti tutte le foto che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, le persone che hai amato … il pezzo più importante di una macchina fotografica è sempre quello che sta dieci centimetri dietro di essa.”

Dopo aver messo in rete il blog in tanti mi hanno chiesto con quale macchina fotografica scatti le foto. Così mi sono detta, perché non scrivere un articolo sui miei compagni di lavoro, ossia sull’attrezzatura fotografica che uso, obbiettivi, accessori e treppiedi? Come ho già detto nel primo articolo, non sono una fotografa né un'esperta di fotografia e di conseguenza non credo di essere in grado di dare dei consigli sull'acquisto di una certa macchina fotografica o un obiettivo. Ho iniziato a fotografare con una Reflex chiamata dalla casa costruttrice “per tutti”, una Canon EOS 550 in kit con obiettivo 18-55 mm f/4-5.6. L’obiettivo 18-55 mm è adatto a chi sta iniziando a fotografare. Ha un prezzo molto basso in relazione alla qualità d’immagine che permette di ottenere. Costruito in plastica e molto leggero è presente la stabilizzazione d’immagine e ha anche un discreto zoom, in poche parole è una ottima lente scuola. Alla mia prima reflex sono particolarmente affezionata perché è stato uno dei regali più belli che io abbia mai ricevuto, un regalo che mi ha fatto scoprire una nuova passione - la fotografia. Come tutti i principianti, all’inizio non sapevo che la mia reflex è composta da due elementi: l'obiettivo e il corpo macchina e non sapevo nemmeno che i numeri scritti sull’obiettivo rappresentano la distanza focale e l’apertura. Dopo tanti studi, tanti scatti e tanti errori ho iniziato a prendere confidenza con tutte le funzioni della macchina fotografica e ho ottenuto, dal mio punto di vista, anche qualche modesto risultato.
Canon EF 85 mm f/1.8 USM è il secondo obiettivo Canon. Un obiettivo solido e luminoso con una focale fissa, che significa senza lo zoom. Quest' obiettivo usato prevalentemente per la fotografia di ritratto è molto adatto anche per la food photography grazie alla sua nitidezza. E’ di fascia media come prezzo pur essendo di fascia alta come qualità delle foto realizzate, soprattutto per la qualità dello sfocato che permette di ottenere un distacco perfetto dal soggetto principale dello scatto. L'ho usato per oltre 2 anni e realizzato un'infinità di scatti finché si è rotto.

Poi si è aggiunto al mio corredo un altro obiettivo fisso: il Sigma 50 mm f/1,4 DG HSM Art. Mi mancava tanto il mio 85 mm ma con il nuovo acquisto è stato un "colpo di fulmine", direi "amore al primo scatto". Ha tutte le qualità del 85 mm ed in più una distanza focale più corta che permette di avvicinarsi al soggetto. E' l’obiettivo perfetto per questo tipo di lavoro e lo uso per il 90% delle mie fotografie. Se dovessi cambiarlo rifarei la stessa scelta.
Il macro è l’attrezzo che non può mai mancare per la food photography. E’ l’obiettivo che arriva nell' intimo del soggetto, che aiuta a scoprire dei dettagli che ad occhio nudo non si vedono, riesce a far emergere dei particolari meravigliosi che fanno apprezzare maggiormente quello che hai davanti.

Il mio macro è un Sigma 105mm f/2.8 Macro DG OS HSM. Comprato in base alle recensioni lette sul Web posso dire che è un obiettivo buono ma non eccezionale. Fa il suo lavoro e a volte da l'effetto WOW sulle foto. Ho notato che ogni tanto fatica a focalizzare. Con lo scatto in Live View la foto sembra perfetta ma il risultato finale è diverso. La foto diventa leggermente sfocata. Quando l’ho comprato avrei preferito il 100 mm della Canon ma costava quasi doppio. Per il momento mi accontento ma ho intenzione di cambiarlo.

Come grandangolare ho scelto uno degli obiettivi più collaudati della Canon ma non il più costoso, il Canon EF 16-35 mm f/4L. E' garanzia che la foto sarà perfetta. Immaginate un tavolo apparecchiato visto dall’alto. Quest'obiettivo riesce a riprendere tutto senza dover usare uno scaleo e dà la possibilità di riprendere superfici più grandi da una distanza ravvicinata.
La seconda macchina fotografica è stata la EOS 70D. Per tanto tempo ha rappresentato per me il "centro dell’ universo". Riesce a catturare l'attimo in fantastiche foto. Se la 550 D l’ho amata perché è stata la prima macchina fotografica, la 70D l’ho adorata perché comprata con i miei risparmi. Ma purtroppo pur essendomi trovata benissimo ho dovuto sostituirla per i pixel bruciati sul sensore.
Ora sto usando una Full Frame, la EOS 6D Mark II, che all’esterno è la copia perfetta della 70D ma all'interno è tutta un'altra cosa. La differenza si sente dal primo scatto, ed abbinata con l’obiettivo giusto da grandi soddisfazioni. Come la 70D ha lo schermo articolato, particolare, che aiuta, anche nei casi in cui il lavoro non sia molto comodo.
E' una “ tutto fare “ e fa il suo lavoro in una range che va dal bene all’ottimo e risulta a volte sorprendente.

Il grande problema è quello del costo dell'attrezzatura. Non essere un professionista, cioè non guadagnare con la tua passione, ti impedisce di aggiornare l’attrezzatura e di conseguenza di migliorare in quello che fai. Purtroppo, contrariamente a diverse opinioni lette sul Web e a consigli rassicuranti di esperti che affermano sia sufficiente poco o nulla per fotografare il cibo, vi posso assicurare che in questo caso vale il detto “più paghi più godi”.
Ma non pensate da subito al top di gamma. Quello è davvero per i professionisti. Pensate alla fascia media, quella per "appassionati", dove troverete una qualità molto buona e avrete dei risultati non indifferenti. All'inizio va più che bene una reflex “per tutti”. Solo quando sentite che non vi aiuta più potete pensare di sostituirla con una più costosa, e non deve essere per forza del marchio citato in alto. Io uso Canon perché ho cominciato con questo marchio ma se iniziavo con Sony, Nikon, Pentax…avrei sicuramente continuato sempre con lo stesso. Cambiare il marchio della macchina fotografica diventa una cosa impossibile quando hai già tanti obiettivi dedicati.
Ho messo in vendita alcune delle mie fotografie su vari siti Stock, dove si sa che il guadagno è quasi inesistente. L’ho fatto non tanto per coprire una parte minima delle spese affrontate per l’attrezzatura, ma per avere la soddisfazione che qualcuno apprezzi le mie “creazioni”. Ed il fatto che molto spesso vengono acquistate significa che sono state apprezzate e che ho lasciato “un segno” da qualche parte del mondo.

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